About the Project & me...

Il Progetto

Questo sito nasce come alcuni suoi “gemelli” (meteo-altoadige.it, geo-italy.it e molte altre webapp) per scopi puramente didattici. All’avvento di una nuova tecnologia o di un major update di una esistente (in questo caso .NET 6) mi piace infatti fare pratica e sporcarmi le mani con qualcosa di reale piuttosto che con un piccolo progettino da “Hello World”. Non è questo il posto per discutere i particolari tecnici e a chi interessa rimando a questa pagina.

L’idea era partita con lo scopo di tenere traccia dei miei Tour i cui dati basilari vengono salvati automaticamente dal mio device Edge sul portale di Garmin; inoltre, da qualche tempo caricavo spesso sulla piattaforma Komoot sia le foto che scattavo durante il giro che un breve commento. Pensando ad una celebre massima di Scott Hanselman (“tweet less, blog more…”) che invitava a popolare i propri blog e siti evitando di regalare le informazioni ai social (non indicizzati dai motori di ricerca, e che quindi disperdono la knowledge) ho realizzato che era un peccato demandare l’archiviazione di miei ricordi a qualcuno che da un giorno all’altro avrebbe potuto chiudere o diventare a pagamento e escludermi dai miei stessi dati (se sembra impossibile, è proprio così che è successo con TrailForks che per anni ha creato una enorme base dati con lo “user-generated-content” e poi da un giorno all’altro se non pagavi non potevi più accedere alle tue stesse tracce).

Dai Tour Completati sono quindi passato quindi a proporre i Pianificati a breve, quelli a lungo termine o solo “sognati” e quelli che compongono la mia Top 10. Per completare l’argomento “giri” ho pensato fosse utile inglobare delle app e dei contenuti che già avevo come le Statistiche in PowerBI e un post sui Bike Park della mia zona.

A questo punto, mentre stavo facendo copia e incolla del post mi sono detto “ma perché non inglobare tutta una serie di contenuti che ho già sul mio sito principale inerente all’argomento MTB?”

In fondo disponevo di decine e decine di photogalleries, di qualche video girato con action cam o da altri amici, di una serie di post tecnologici (molto apprezzati quelli sulle mappe Garmin) o di reviews sul blog, di qualche resoconto di minivacanze fatte in bici e dei corsi che in passato ho frequentato.

Ecco che quindi ne è scaturito un “aggregatore” di contenuti di cui già disponevo e che mi sono divertito a pescare dalle loro fonti senza ovviamente duplicarli (sfida tecnologica non banale).

A questo punto non restava che completare l’argomento con qualcosa che non avevo ancora “catalogato” come le mie MTB e E-MTB che nel tempo hanno abitato il mio garage, qualche consiglio su accessori, abbigliamento, gadget che uso nelle mie uscite e qualche risorsa online che ogni tanto mi rilassa guardare. Last but not least un giusto riconoscimento ad alcuni amici che considerare solo partner commerciali sarebbe riduttivo.

Un ringraziamento speciale ad Alessandra, l'unico ingegnere che conosco che ha un notevole gusto estetico, bravissima anche come graphic designer e che mi aiuta sempre a non far pasticci con i loghi.

Come spesso dico, il lavoro di uno sviluppatore è paragonabile a quello di un artista che modella la sua opera passo per passo, continuando a rifinirla, modificarla, migliorarla (in pessimo gergo italianizzato “refactorandola”) senza mai essere soddisfatto al 100%. Durante questo progetto, nelle svariate sere o week end passate sul codice, mi sentivo come quegli appassionati di auto storiche che partono da un telaio grezzo vuoto e poi con grande passione dedicano gli sprazzi del loro tempo libero a restaurare e completare il loro gioiellino. Per me è stata la stessa cosa (dato che non uso CMS ma mi scrivo tutto da solo dal backend alla UI), oltre che una palestra mentale per tenermi in allenamento e aggiornato.

Ma in fondo in fondo non si tratta che di un omaggio ad una delle mie passioni e hobby che insieme all’informatica e alla fotografia hanno riempito la mia vita.

Workflow

About me...

Ho iniziato la mia avventura in MTB praticamente nello stesso periodo in cui maturavo l’idea di buttarmi nel mondo della programmazione (fine anni ’80).

Da allora non ho più abbandonato né la tastiera, né le ruote grasse. Ho pedalato solo con i miei muscoli per 30 anni e all’alba dei miei 50, avendo deciso che avevo dato abbastanza in termini di fatica e sudore, sono passato al “dark side” delle e-bike che ho subito considerato un fantastico mezzo per moltiplicare le uscite, i km e i metri di dislivello.

Se devo scegliere prediligo la discesa alla salita e la naturale evoluzione delle moderne biciclette votate più alla parte “gravity” non hanno che aumentato la mia propensione alle specialità enduristiche.

Ma soprattutto della MTB mi piacciono  gli effetti collaterali: fare movimento e tenersi in forma, conoscere nuovi posti, essere a contatto con la natura, uscire con vecchi amici e fare nuove conoscenze, e ovviamente... LA BIRRA A FINE GIRO! :-)

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...and Silvia

Non posso dimenticare la mia dolce metà, che portai a fare la salita di Cornaiano appena fidanzati e lei, digiuna di qualsiasi pratica sportiva, quasi ci lascia le cuoia dalla fatica :-)

Ma poi negli anni si è convertita: grande e instancabile pedalatrice per un paio di stagioni è stata stoica e mi ha seguito con la muscolare mentre io fischiettavo già con la e-bike (eroica una Vecia Ferrovia partendo da casa che si è fatta orgogliosamente tutta in sella nonostante i miei inviti a scambiarci le bici). Poi giustamente abbiamo deciso di "elettrificare" anche lei ed è stata una più che saggia decisione visto che abbiamo potuto fare un sacco di giri insieme che prima ci sarebbero stati preclusi.

Soprannominata "eco-woman" perché io vado in bici perché voglio far fatica (cit.) negli ultimi tempi ha capito che esistono anche livelli di assistenza maggiori che ogni tanto non disdegna. I suoi 1000km/anno se li fa sempre tutti, peccato solo che abbia un po' di timore ad affrontare le discese sterrate e tecniche e che non si lasci convincere a fare qualche corso, ma finché c'è vita, c'è speranza.

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