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Quando un’attività commerciale è gestita da persone con le quali hai un rapporto speciale che sfocia nell’amicizia, il raccontare cosa fanno non è più un semplice endorsment, ma una raccomandazione fatta col cuore e un modo per sdebitarsi della loro disponibilità.

Sanvit

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Il claim di Sanvit (che sta per Sana Vitae) è “Bike & Fitness”, pochi infatti sanno che l’avventura commerciale di Arthur e Andreas è iniziata nel mondo dei macchinari per palestre, e proprio cercando nell’entroterra emiliano artigiani di questo settore si imbattono in telai di biciclette custom-made che cominciano a vendere col marchio Exodus nel loro piccolo negozio di via Stazione ad Appiano. Ricordo ancora perfettamente lo showroom al piano superiore, e la piccola scala a chiocciola che portava all’officina dove regnava unico il fidato collaboratore Paul (oggi deus ex machina del reparto tecnico che conta una decina di meccanici). Accanto alle bici artigianali spuntano i primi marchi distribuiti (Giant, Scott) e il successo non tarda a venire “costringendoli” a costruire una sede molto più grande (che dovranno ampliare per ben due volte!) in strada Sill.

Oggi, escludendo le grandi catene, non penso che esistano in Italia tanti negozi di bici di 2500mq e con quasi 30 collaboratori. Distributori ufficiali di Scott, Cube, Trek e Pinarello hanno ovviamente completato l’offerta con accessori e abbigliamento non dimenticando il settore comprimario del fitness.

Se alcuni considerano queste dimensioni un “difetto” (classico il commento che non condivido “sono diventati troppo grandi e come cliente sei solo un numero”), fortunatamente nel mio caso non è cambiato nulla e riesco ancora ad avere un rapporto umano e cordialissimo con moltissimi collaboratori di ogni reparto, dal service all’officina, dall’abbigliamento alla cassa fino ovviamente al nuovo management (Arthur e suo figlio Lorenz). Da oltre 4 lustri compro le mie bici da loro, viste le mie “mani tonde” sono spesso nella loro officina per tuning o riparazioni e quando posso (ovvero quando tengono le marche che prediligo) cerco sempre di acquistare da loro abbigliamento, caschi, occhiali e accessori. Ma senza dimenticare che molte volte passo di là solo per due chiacchere o un consiglio…provateci voi con uno shop online!

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Bikemood

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Faccio subito una premessa: identifico questa Associazione Sportiva Dilettantistica con uno dei suoi fondatori, ovvero Roberto Brunetti per tutti da sempre semplicemente “Rob”. Lo conobbi alla fine degli anni 90 ad una conference tecnologica rimanendo ammaliato da come coniugasse le sue indubbie conoscenze tecniche con una facilità di esposizione e una chiarezza che rendevano semplici concetti ostici. Vi starete chiedendo cosa c’entra con un personaggio del mondo bike, ebbene Rob nella vita “precedente” è stato un consulente/trainer/software architect e developer di altissimo livello, ha tenuto speech gestendo platee di un migliaio di persone e fatto non so quante consulenze e training a soggetti come il sottoscritto. Abbiamo infatti nel tempo fatto insieme alcuni progetti informatici che ancora oggi “girano” egregiamente.

Se non sono stato io a parlargli la prima volta di MTB, sarò stato uno dei primi, magnificandogli il divertimento, e tutte le qualità che conosciamo… da lì a poco la sua folgorazione. Ricordo la sua prima 29” front (come tanti non mi ascoltò quando dicevo “prendi subito una full”!), il suo primo corso AMI, i vari cambi di macchina da un bmw coupé al furgone attuale per farci stare dentro sempre più bici, fino alla fondazione appunto di BikeMood che insieme ad altri amici mugellani ha iniziato una vera opera di proselitismo in una zona della Toscana che al tempo parlava solo di bici da strada.

Oggi è Istruttore nazionale di 3° livello, organizza corsi per bambini, gruppi, privati coniugando la sua verve didattica che non ha mai perso con gli skill tecnici che nel frattempo ha maturato. A questo abbina dei tour guidati spesso pluri-giornalieri che inventa e organizza (e spesso mi fa l’onore di provare l’edizione zero) e che ormai sono diventati dei must; la Via degli Dei, Sulle tracce degli Etruschi, Altro che Chianti (un’Eroica rivisitata), Argentario e Maremma, la Via Vandelli sono solo alcune delle proposte che vi invito a leggere sul loro sito ma soprattutto a pedalare insieme a questo gruppo di matti.

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Epic-Trail

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Epic-Trail, o meglio il suo fondatore Stefano Udeschini, è una conoscenza recente. Non posso sicuramente dire di avere sviluppato un’amicizia come nei casi descritti qui sopra, ma al contempo non mi andava di infilarlo in una lista di marchi commerciali descritti qui.

La nostra frequentazione si è limitata ad un paio di giorni in un corso private (dettagli qui) che mi sono bastati per capire che i servizi offerti sono di altissima qualità. Non sempre, infatti, gli altissimi skill tecnici (che a lui non mancano) si coniugano con un efficace modo di trasmetterli agli allievi, ma non è assolutamente il suo caso e i soldi spesi per questo tipo di training valgono molto di più dell’ennesimo upgrade alla bici che ci illudiamo compensino le nostre manchevolezze.

Non ho ancora provato nessuno dei suoi camp o tour; vedendo i video sembrano organizzati molto bene e promettono ride & fun assicurato. C’è solo da stare attenti che non infili troppo spintage o portage :-)

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