Anni fa ero un assiduo compratore di riviste tecniche (Mtb appunto, Fotografia, PC, Home Theatre, Auto, generiche come Focus, National Geographic, ecc); diciamo che l’edicolante quando mi vedeva arrivare stappava un Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. Poi, nel 2010, per vari motivi ho smesso ma in occasione di un futuro cambio di bicicletta ho deciso di rinfrescare le mie conoscenze e di dare un’occhiata a cosa offre oggi il panorama editoriale in questo settore. Ecco le mie considerazioni (con la dovuta premessa che sono considerazioni personalissime e che il lavoro di ognuno è comunque da rispettare):
365 MountainBike
E’ l’ultima nata (non ha neppure un anno di vita) ma batte le altre 10 a 1! Tratta molto di Gravity (per i neofiti il settore Downhill ed Enduro, la discesa insomma!!), quindi se siete macinatori di metri di dislivello e le discese le fate con timore o in funivia (!) forse non fa per voi. Dico “forse” perché comunque la freschezza e il modo di scrivere, oltre alla grafica moderna e molto curata, la rendono una lettura estremamente interessante anche agli “hardtailisti”. Anche il sito pur se composto da un’unica home-page, svolge la sua funzione basilare: dare una preview del numero, fornire le informazioni basilari per acquisto/abbonamento e mettere in contatto con la redazione. Al momento i numeri 1.
UPDATE (Nov.2013): Purtroppo l’uscita di scena dei migliori collaboratori lo ha praticamente ucciso!
Mountain Bike World
E’ l’ex “Bici da Montagna” uno dei giornali che appunto compravo anni fa. E purtroppo se non ci fosse il prezzo in Euro invece che in Lire sembrerebbe tirato su dalla cantina. Certo magari vale il detto “formula che vince non si cambia” ed in effetti è ancora una lettura gradevole, ma ritrovare dopo tanti anni le vignette di Taddeo Ruote Grasse, gli Itinerari e Viaggi con la stessa impostazione, la sezione di shopping in fondo, ecc è stato un deja-vu un po’ troppo spinto. Il sito è abbastanza fornito di notizie, mentre sembrano puntare molto sulla piattaforma tablet/smartphone visto che hanno una app per iphone/android per permettere l’acquisto e la lettura del mensile direttamente sul device mobile (leggendo i commenti sul Google Play sembra sia ancora da mettere a puntino).
MTB magazine
La rivista non è male in sé ma tratta quasi esclusivamente di gare XC (Cross Country… la salita insomma!) e anche se vi sono recensioni e prove, la noia ti assale dopo qualche pagina che sfogli. Ovvio che le mie sono considerazioni di una persona che dell’agonismo, delle Gran Fondo e delle Marathon anche se amatoriali non gliene frega più di tanto, però sembra veramente una rivista monotematica e “grigia”. Anche loro offrono la versione iPad e “digitale” (se ho capito bene consultabile solo online) e un sito per modo di dire…
Tecno MTB
Vedi sopra (molto, troppo, spazio alle gare XC e al mondo agonistico) ma con l’aggravante di una brutta scrittura, qualche errore ortografico (che non tollero!) e una brutta grafica. Forget it! (sito).
Mountain Bike Action
So che esiste (avendone letto sui forum) ma sugli scaffali delle edicole che frequento, non l’ho mai vista. Vedendo le copertine e gli strilloni tramite il loro sito non sembra male, appena la trovo da comprare mi riprometto di aggiornare il post.
Update: trovata e comprata. E’ l’edizione italiana dell’omonima rivista americana e purtroppo si vede. Reviews di bici che non vengono importate in Europa, decine di foto di bikers americani che si immortalano tra di loro nei parchi USA, alcuni pezzi che sembrano tradotti con Google Translator e per finire zeppa fino all’osso di pubblicità. Scaffale.
Tutto MTB
Era l’altra rivista che insieme a BdM (Bici da Montagna) compravo regolarmente, ma sembra essere fallita e se non ho capito male parte dello staff è passato proprio a 365Mtb (ed infatti ho rivisto volentieri i baffoni di Roberto Diani –identico a 10 anni fa!!- autore di ottime prove e recensioni).
Comprata la bici continuerò nella lettura ?? Mah…sinceramente molti forum italiani e stranieri offrono notizie fresche (i reportage di EuroBike o altre fiere inevitabilmente sulla carta arrivano uno o più mesi dopo) e soprattutto interattività e confronto…E’ dura per l’editoria, ma un po’ meno dura è per chi fa un prodotto di qualità.