Da quasi 30 anni (prima edizione nel 1992) il Comune di Bolzano organizza una kermesse chiamata bolzanoinbici che vede la chiusura del traffico motorizzato nel centro abitato per quasi tutta la giornata (9.30 – 16.30).
È caratterizzata da una serie di manifestazioni come il Palio dei Quartieri, eventi nei punti toccati dalla festa su due ruote e visite guidate a Musei e Monumenti.
Come appassionato di bici non posso che essere contento se viene promosso questo mezzo e se fossi un abitante di Bolzano di sicuro non mi lamenterei se per un giorno non potessi usare la macchina (basta organizzarsi e uscire e rientrare fuori dagli orari).
Quest’anno ho avuto la malaugurata idea di fare un giro in città pensando che mi sarei potuto rilassare e godermi le strade semi-deserte private del traffico moto e automobilistico, ben conscio però che “blocco del traffico” non equivale a “sospensione della legge” e che comunque mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco, ecc.), taxi, e persone che avevano un permesso (es. chi dovesse raggiungere l’ospedale) potevano comunque circolare (la lista completa su questa Ordinanza del Sindaco).
Invece quello che ho potuto constatare in un’oretta di giro è stata la più grande dimostrazione che per moltissimi se dai un dito si prendono un braccio e che il passo tra libertà e anarchia è molto flebile.
Per farla breve… a tre incroci (via Milano/viaPalermo, via Torino/via Roma e su via Druso) mi è toccato “litigare” e fare la voce grossa perché ero l’unico pirla fermo ad un semaforo rosso e quando ripartivo venivo quasi investito e rimbrottato da chi passando col rosso non voleva fermarsi e ancora voleva avere ragione!
Idem per i sensi unici che -secondo alcuni- erano stati “sospesi”… gente che scorrazzava a tutta velocità contromano per via Dalmazia o via Torino, in MEZZO alla strada e non si faceva riguardo a sverniciarti.
Non parliamo dei pedoni che attraversavano non perpendicolarmente ma per decine di metri di “sbiego” forse rimembrando i tempi dell’austerity o del recente lockdown.
E quello che mi ha più fatto male è vedere decine di padri e madri che accompagnavano figli piccoli e che non si facevano nessunissimo riguardo a violare la legge, perché nell’epoca egoistica che stiamo vivendo è molto più importante che IO non debba frenare e mettere giù il piede al semaforo piuttosto che TU che sei nella ragione e sei un mona che segue le regole.
Che figlio verrà su se questo è l’esempio che gli viene dato? Sicuramente uno che parcheggerà in seconda fila chiudendoti dentro perché è “cosa vuoi che siano 5 minuti, sono solo andato in tabacchino un attimo…”.
E ovviamente di vigili urbani che, appunto, vigilassero neanche l’ombra, probabilmente molti impegnati ai varchi. Oltre a punire e multare (giustamente) gli automobilisti pizzicati a circolare perché forse ignari, non sarebbe stato male elevare qualche contravvenzione a mo’ di esempio a qualche ciclista indisciplinato…sarebbe bastato stare un quarto d’ora all’angolo Moretti per vederne di tutti i colori.
Anche se non sono un cittadino di Bolzano, sapere che l’organizzazione di questo evento costa alle casse municipali circa 70.000€ mi turba non poco. Fossi in loro li spenderei per corsi di educazione civica e stradale non solo ai bambini come già si fa ma anche agli adulti.