Isola d'Elba

Dal 13 al 20 settembre 1999 in compagnia dell'amico Alex Ebner ho trascorso una settimana di sano divertimento nell'Isola maggiore dell'arcipelago Toscano. L'Elba è sicuramente un paradiso per i bikers che vogliano cimentarsi in discese tecniche, pietraie, sentieri boscosi, dislivelli “umani”, il tutto condito da un clima eccezionale e da panorami mozzafiato.

Di seguito troverete qualche nota sulle escursioni e sull'esercizio ricettivo che ci ha ospitato, nonché alcune foto (NdA: le foto erano diapositive scattate con una compattina da 50.000L. imprestata e "scansionate" fotografandole nel 2021!)

Un ringraziamento all'APT dell'Isola che mi ha gentilmente suggerito e spedito una serie di percorsi da effettuare (descritti dall'autore, socio del sito ilViottolo.com, in modo molto "poetico"...)

Intorno a Marina di Campo

Il primo giro si è svolto sotto un sole cocente (sicuramente sopra i 30 gradi) e senza alcuna "preparazione": partiti direttamente dal Residence con la bici siamo andati all'avventura basandoci solo sulla cartina (qualsiasi mappa all'Elba è un aiuto relativo in quanto molti sentieri seppur segnati sono quasi impraticabili per la folta vegetazione, mentre "autostrade" fattibilissime non sono neppure segnate!)

Costeggiato l'aeroporto di Marina di Campo ci siamo diretti verso la costa e abbiamo affrontato subito una salita abbastanza faticosa da dove però si gode di un fantastico panorama del Golfo di Campo fino al Capo di Fonza.

Successivamente ci siamo diretti verso nord lungo una strada dal fondo quasi impraticabile (reso ancor più impervio dalle piogge) e dalla pendenza non trascurabile (10%). Una caduta in un rovo pieno di spine a causa della perdita d'equilibrio ha reso ancor meno piacevole l'inizio del giro...

Arrivati ad un passo (a circa 320 mt.) da dove si sarebbe potuto raggiungere Lacona, ci siamo invece avventurati lungo la strada del ritorno attraverso una valle piena di discese molto tecniche e divertenti (canaloni molto stretti).

Dopo qualche km di asfalto eravamo di nuovo a casa per un bagno ristoratore in piscina!

Monte Calamita

Dopo una giornata di ozio passata sulla bellissima spiaggia di Fetovaia, l'avventura ciclistica è continuata su un percorso classico dell'Isola d'Elba: il cosiddetto Giro della Calamita.

Già sede di una prova di Coppa del Mondo negli anni passati (pedalare dove John Tomac ha posato i suoi copertoni fa sempre effetto...), il percorso parte dal grazioso centro di Capoliveri; pedalando per circa 10 Km su una strada sterrata leggermente in salita (diciamo quasi una ciclabile cittadina) si raggiunge il villaggio turistico Costa dei Gabbiani posto a circa 250 slm. Durante il percorso si possono ammirare le vecchie miniere abbandonate.

Lunga è la via....Da qui inizia un fitto bosco deturpato purtroppo da uno o più incendi che rendono talvolta il paesaggio brullo e quasi lunare. Passata la zona recintata del radiofaro aeronautico si hanno una serie di possibilità infinite di girare attorno al Monte Calamita con salite dolci e discese sterrate larghe da affrontare in velocità. Noi abbiamo provato almeno 3 percorsi differenti che ci hanno fatto ammirare paesaggi ogni volta diversi.

Marciana-Poggio

Il terzo giro è forse stato il più bello dal punto di vista tecnico, anche se funestato da un inconveniente alla bici di Alex (rottura del collarino reggi-canotto della sella, prontamente sostituito con del nastro/cerotto adesivo).

Si parte dal lungomare di Marciana Marina sulla strada asfaltata verso Poggio e dopo 2 Km si prende il Bivio della Civillina per percorrere l'omonima strada immersa in freschi ombrosi boschi di lecci e castagni. Passata la stazione di valle della Cabinovia del Monte Capanne (con i suoi 1019 mt. il monte più alto dell'isola), abbiamo deviato in direzione di un Santuario affrontando una "via Crucis" dotata di un fondo ciottoloso dove solo grazie alla sospensione posteriore si riusciva a mantenere incollata la ruota dietro al terreno (per non parlare della discesa, praticamente infattibile senza una full...).

Terminata la visita del santuario e lasciata sul libro delle visite una preghiera alla Madonna di proteggerci nelle impervie discese (preghiera esaudita 5 minuti dopo, visto che su un salto ho rischiato veramente tanto e non ho dubbi che è stata una mano dall'alto a farmi restare in piedi...), ci siamo diretti ad un punto panoramico lungo una bellissima strada con vegetazione molto fitta. Da quel punto si sarebbe potuto continuare per raggiungere la zona occidentale dell'isola (S.Andrea, Patresi, Chiessi), In vetta...ma ci siamo lasciati questa possibilità per poterci tornare un altro anno!

Siamo quindi ritornati sui nostri passi, incontrando nel tragitto il Romitorio di S.Cerbone (chiesetta nei pressi di una grotta) e percorrendo una divertente discesa sterrata velocissima (rivelatasi poi una strada privata con tanto di rimproveri da parte del proprietario !!).

Su strada asfaltata siamo quindi ritornati alla meta incontrando i caratteristici paesini "montani" di Marciana Alta e Poggio.

Rio Elba

La nostra quarta e ultima escursione si è svolta nella parte nord-orientale dell'isola. Partiti già "in quota" dal paese di Rio nell'Elba siamo discesi verso Rio Marina; da qui su strada asfaltata abbiamo percorso tutta la strada costiera fino a Cavo.

Successivamente è iniziata una divertentissima strada sterrata che ci ha portato in giro per la zona più nord dell'Elba: un saliscendi continuo (con anche degli errori di tragitto che ci hanno fatto fare salite non previste !!) immersi in una macchia mediterranea molto fitta con soste panoramiche a Capo Giannone e ad una torre abbandonata.

Il ritorno verso Rio si è svolto ancora su strade "normali", visto che esperienze precedenti di Alex sconsigliavano l'ascesa al Monte Grosso (bici portata SOPRA le spalle per un'ora !!).

Residence Barcoco

Sicuramente uno dei motivi per cui il viaggio ha avuto successo è stata l'ottima sistemazione che abbiamo trovato in questo Residence posto a poco più di un chilometro dal noto centro turistico di Marina di Campo.

La struttura, gestita dalla gentilissima e simpatica signorina Francesca, è sita su un terreno digradante che forma un complesso dotato di grandi terrazze attrezzate, piscina, idromassaggio (ottima ristoratrice per i muscoli dopo le fatiche ciclistiche) e parcheggio privato.

Gli appartamenti sono ottimamente arredati (anche se la stube stile tirolese non si adatta granché al posto...) e dotati di aria condizionata, telefono, Tv color, di tutte le suppellettili e attrezzature per la cucina necessarie (pentole, piatti, ecc.) così come di biancheria da letto e da bagno.

La cosa più interessante per noi bikers è la possibilità di tenere le bici sempre sott'occhio sulla propria veranda, che tra l'altro è un posto magnifico per fare la prima colazione all'aria aperta.

Infine, il prezzo: molto più che onesto!! (in settembre...agosto ovviamente è un'altra storia). Veramente un posto da consigliare a tutti quelli per cui la vicinanza della spiaggia non è requisito essenziale.

Per chi fosse interessato: Residence Barcoco - Loc. Coste al Barcoco

 

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