Massa Marittima dovrebbe essere un case-history da far studiare nelle scuole di Turismo, ovvero come far diventare famosa in tutta europa nel settore della mtb una normale cittadina dell’entroterra con un “monte” di neanche 600 metri alle spalle.
Grazie ai proprietari di due strutture ricettive (Simone e Joelle di Podere Giarlinga e Ernesto Hutmacher di Hotel Massa Vecchia, non so a chi attribuire il primo merito) e soprattutto ai molti volontari dei Trail Brothers, sono nati decine di sentieri preparati ad arte di varia natura e difficoltà, ma direi nel 90% dei casi alla portata di quasi tutti e molto flow. Molte riviste o case costruttrici di bici vengono qui a fare i loro test-day (soprattutto in stagioni dove magari nel nord-europa si gela) e penso che tutta la catena turistica debba essere molto grata a questi ragazzi che fanno un lavoro enorme ed encomiabile sui sentieri del Monte Arsenti.
Come sistemazione per le tre notti abbiamo scelto la Tenuta Cicalino (vista su canale Youtube di Zili quest’inverno me ne ero innamorato, ma devo dire che anche Pian dei Mucini scelta da SteveUde era in pole position) e posso dire di essere stato molto soddisfatto dal servizio (un po’ meno dalla maleducazione di miei conterranei vinschgauer che con gli urlanti 3 figli hanno rovinato la quiete della piscina #tiak…)
Day 1 – I versanti Sud del Monte Arsenti
La prima giornata la dedichiamo al versante sud del Monte Arsenti che risaliamo tre volte per il famoso Spaghetti Uphill, un trail preparato apposta per le risalite e che con l’ebike diventa un divertimento pari a quello delle discese. Affrontato “allegramente” con un’assistenza elevata, riesce ad essere allenante (il cardio comunque sale) e super-tricky per i mille e mille tornanti e passaggini da fare senza mai mettere giù il piede. Penso che Bosch abbia coniato il termine uphill-flow facendo questo sentiero perché non c’è altro modo per descriverlo. Oltretutto con 35 e passa gradi stare nel bosco ombroso e senza sole è un sollievo non solo per Marco :-)
Le tre discese che scegliamo sono la classica e primogenita Cicalino Freeride che finisce praticamente nella reception del nostro hotel, Benedetto (il più lungo di tutti i trail e che si avvicina a Massa per permetterci di pranzare) e infine Gambler, forse il più bello della giornata con il suo flow, sponde e saltini. Purtroppo, Rock’n Roll Queen e Bonatto sono chiusi per problemi di confini e dovrebbero essere quelli con un po’ più di pepe (ho fatto la prima parte di RnR ed effettivamente le hard-line sono proprio hard!!)
Tra il caldo e il pranzo non proprio leggero, siamo abbastanza cotti e la giornata finisce in piscina a pochi passi (è proprio il caso di dire) dal nostro appartamento/podere Cicalino 1 (nota per il futuro, next time Le Lame sembra più isolato e tranquillo).
Ottima cena nel paese di Massa Marittima alla Tana dei Brilli dove sembra bisogna prenotare con settimane di anticipo, ma la fortuna vuole che passiamo mentre un tavolo era appena stato disdetto e quindi ci accomodiamo nel caratteristico vicolo e gustiamo un’ottima cena a base di prodotti tipici “da trattoria della nonna”.
La sera precedente invece abbiamo testato il Ristorante annesso alla Tenuta, molto buono e con prezzi assolutamente alla portata (31€ il menu degustazione!!, in Alto Adige antipasto e dolce).
Day 2 – Alla ricerca del Canyon perduto, i trail a sud di Massa
Grazie a Komoot e ai suoi contenuti user-generated, avevo pianificato questo tour che passava per molti trail noti, il più famoso dei quali è sicuramente Canyon.
È stato un giro molto più wild, con molti trasferimenti (alcuni anche su asfalto), sentieri ovviamente non preparati come sul Monte Arsenti, ma nel complesso un giro che mi sento di consigliare, magari escludendo la prima parte che fa un inutile anello in mezzo a un campo di grano.
I trail Picci’s Whoops, Canyon2, La Pesta, Sumini e ovviamente le discese di Canyon e risalita su Canyon Uphill (ci è piaciuto così tanto che lo abbiamo fatto due volte) sono fantastici. Unica nota negativa l’unico posto di ristoro al Lago di Accesa che ci ha fatto due panini duri come il marmo che mi hanno fatto letteralmente saltare un’otturazione di un dente ☹
Dopo 51km e 1200D+ a queste temperature, i radler che ci aspettavano nel frigo del nostro appartamento sono stati “evaporati” in tempo zero.
Cena di nuovo a Massa al La Padellaccia Del Viggia, cibo locale e servizio sempre ottimo.
Day 3 – I versanti Nord del Monte Arsenti
Sarebbe il giorno della partenza, in origine avevo progettato di concludere questa vacanza con un giro da Cala Violina a Punta Ala, ma lo sbatti di trovare una doccia prima di ripartire e la voglia di esplorare la zona con calma in una prossima vacanza ci fanno desistere.
Ripartire per casa avendo però tralasciato molti trail dell’Arsenti, ‘un se po’ fa.. e quindi vista anche la disponibilità di un free late-checkout per quanto riguarda tutte le strutture della tenuta (piscine, docce interne, spogliatoi, ecc.) decidiamo di raidare come fosse un giorno normale.
Ultimo Spaghetti per risalire e poi giù tre volte per Scopine (bello), Insoglio (super-flow ma forse troppo facile) e l’ultimo nato Jail Trail (molto vario), risalendo una volta per il super divertente Arsenti Up e l’altra per la forestale dalla quale volendo sale anche il furgone shuttle per i muscolari affaticati.
Ci mancava El Nino (dal nome di Nino Schurter che ha qui casa e fratello che è nel team dei trial builder) ma il tempo è tiranno e facciamo sosta a Massa con l’ultimo pranzo davanti alla bella cattedrale.
Ultimi radler portati da casa da finire e ultimo tuffo in piscina e poi via per un lungo e trafficato ritorno in macchina.
Che dire? Non sarà il Sellaronda per panorami e varietà di situazioni, ma a chi piace come a noi il flow e il guidato un vero paradiso!