Mugello: non c'è due senza tre

Dopo un lungo inverno di lockdown, con la bici che si è potuta usare solo da fine aprile, scatta la voglia di evadere, vedere vecchi amici e andare a raidare in una zona che a me piace un sacco.

Terza volta quindi nel Mugello con base a Vicchio, nuova residenza di Rob che mi consiglia un bellissimo B&B a pochissima distanza da casa sua. Il Sommavilla B&B in loc. Cisti è un bellissimo podere dove la signora Petra ti fa sentire veramente come fossi a casa e trattato non da cliente ma da ospite/amico.

Passiamo i primi due giorni nella trail-area di Rincine, il primo sui “soliti” ma bellissimi Motta, Calamara (il mio preferito), Viaio e Oca (stupendo anche da risalire). Il secondo per provare gli inediti e mai percorsi I Piani e Massetto e per finire con il sempre bellissimo e roccioso Ratoio

Cena al Ristorante la Limonaia che ci uccide entrambi fisicamente (non per la scarsa qualità di cibo, ma al contrario perché ci ingozziamo e semi-ubriachiamo).

L’indomani quindi optiamo per un “giro leggero” con partenza direttamente da casa sul Monte Giovi proprio sopra Vicchio e discesa sullo splendido e relativamente nuovo Kamikaze preparato da un local molto volenteroso. Chicca finale la "mini-rampage" su fondo non abituale per me con dronata di Rob (la ripresa dall’alto non rende la ripidità di alcuni pezzi).

Ultimo pranzo nella piazza principale di Vicchio in un carinissimo ristorante (O Per Bacco)

Come dico spesso il Mugello non ha niente da invidiare al Chianti o alle Crete Senesi; l'unica differenza è che si spende di meno :-)

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